sabato 12 dicembre 2009

Il processo breve e la violenza alle donne

Mi chiedevo da alcuni giorni se la proposta di processo breve avrebbe avuto delle ricadute negative sui processi per violenza alle donne ho trovato questo scritto che vi sottopongo

PERCHE’ DICIAMO NO AL PROCESSO BREVE
Se il progetto di legge sul “processo breve” verrà approvato, dovranno svolgersi nell’arco di due anni, pena l’estinzione, i processi per i reati di “violenza sessuale” nell’ipotesi di minore gravità, nonché di “atti sessuali con minorenne che ha compiuto 16 anni” nell’ipotesi in cui a commetterli siano l’ascendente, il genitore anche adottivo, il di lui convivente o il tutore del minore stesso.Ci chiediamo se il non prevederne l’esclusione, sia stata una dimenticanza oppure l’aver considerato “non gravi” questi reati: in entrambi i casi il risultato ci appare disastroso!Da anni, come avvocati, difendiamo nei processi le vittime di reati sessuali, da anni raccogliamo la loro sofferenza e ci facciamo loro portavoce nelle sedi giudiziarie. Per questo sappiamo che, a volte, un processo ha bisogno di tempo e che questo tempo non può essere determinato a priori.Non siamo disposte a considerare meno gravi i palpeggiamenti, gli strusci e qualsiasi altro comportamento che offenda la libertà sessuale delle persone!Non vogliamo che gli autori di questi reati rimangano impuniti per “questioni di tempo”!Le aggressioni nella sfera sessuale lasciano segni indelebili: non occorre aggiungerci, anche, la beffa di una mancata giustizia!Chiediamo che il parlamento modifichi il testo della legge che andrà a discutere escludendo, dalle norme sul processo breve, tutti i reati contro la libertà personale.
Gli avvocati di SVSDAD (Soccorso Violenza Sessuale Ospedale Mangiagalli Milano – Donna Aiuta Donna)