venerdì 30 gennaio 2009

LO SMEMORATO DI BRUSSON

Leggo su Informazione, che ho appena ricevuto, la cronaca dell'incontro tra cittadini e "autorità" politiche sull'ampliamento dell'aeroporto di Saint Christophe.
Leggo ed allibisco:
sembra che Rollandin sia l'erede di una serie di decisioni prese dai presidenti precedenti e quindi, non potendo fare niente, sia obbligato ad andare avanti.....e che comunque il conto che pagheremo noi valdostani è poca cosa, in confronto alle nostre disponibilità.
Ripenso, ricordo e allibisco:
ero consigliera comunale a Saint Christophe nella legislatuta 1985-1990, legislatura nella quale l'amministrazione regionale, nella forma dell'allora presidente Rollandin, chiese e ottenne che il Comune di Saint Christophe vendesse (cedesse) i terreni di sua proprietà per l'ingrandimento dell'aeroporto.
Mi ricordo in particolare una delle prime (nel tempo) visite pastorali della giunta al consiglio comunale di Saint Christophe, nel corso della quale il presidente Rollandin in persona mi chiese perchè ero così contraria alla cessione dei terreni, io risposi che non ero contraria o favorevole, ma non avendo avuto la possibilità di esaminare un progetto e di capire cosa avrebbe significato per gli abitanti e per il paese di Saint Christophe l'ampliamento dell'aeroporto ciò mi rendeva impossibile dare un parere positivo o negativo.
Bè io mi ricordo la risposta di Rollandin "finchè non siamo proprietari dei terreni non progettiamo niente" e quindi andare sulla fiducia bisognava............
fiducia che tutte le promesse fatte sarebbero state mantenute e che nessun disturbo sarebbe venuto alla popolazione del paese e sì, io mi ricordo..................................
e mi dispiace che non sia riuscito a pensare cosa farne dell'aeroporto in tutti questi anni, forse era altrove occupato e un progetto così poco significativo non meritava la sua attenzione.

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